Ortodonzia intercettiva

 

 

In dentizione decidua l’operatività dell’ortodontista si concretizza sopratutto nella cosidetta ” Ortodonzia Intercettiva ” definibile come terapia precoce in qualità di prevenzione o come correzione della malocclusione allo scopo di evitare l’aggravamento o infine come individuare e neutralizzare dei meccanismi di aggravamento.
Occorre ribadire infatti che la patologia ortodontica è una patologia tipicamente evolutiva, assumendo nel tempo caratteristiche di sempre maggior complessità .
Curando precocemente un bambino si evita quindi una malocclusione stabilizzata più grave e più difficile poi da trattare od a volte addirittura non più possibile senza il ricorso ad un intervento chiururgico a fine crescita.
Esiste quindi la stretta necessità ad esempio di curare subito in dentizione decidua e cioè fra i 5 e i 6 anni tutte le malposizioni dentarie che presentano alterato il combaciamento fra le arcate dentarie, cioè le inversioni sia del settore anteriore che laterale detti morso inverso anteriore o terza classe e morso inverso laterale destro o sinistro o bilaterale.
La presenza quindi di inversione del combaciamento in tutte queste forme rende obbligatoria la loro terapia il più precocemente possibile meglio se nella sola dentizione decidua per i seguenti motivi:

  1. Nel soggetto in crescita l’inversione del combaciamento anteriore , o morso inverso determina l’aggravamento progressivo con crescita non controllata della mandibola ed una azione diretta di ostacolo meccanico alla normale crescita dell’osso superiore chiamato mascellare.
  2. Solo in fase di dentizione decidua la correzione del morso inverso anteriore presenta scarso rischio di danneggiamento della ATM (articolazione temporo mandibolare) dato il suo stadio di immaturità e di adattabilità strutturale dell’ATM stessa.
  3. La terapia precoce in dentizione decidua dei morsi inversi permette la correzione dello squilibrio fra le due ossa mascellare e mandibola con una modificazione della struttura del condilo cioè della parte terminale della mandibola.

Ricerche ben documentate da eccellenti istituti Universitari di ricerche internazionali hanno dimostrato che con la terapia precoce delle terze classi si ha poi una diminuta crescita della mandibola con un eccellente riequilibrio delle due ossa mascellare e mandibolare ed una stabile correzione dei morsi inversi rispetto a gruppi di pazienti di controllo non trattati. (Vedi pubblicazioni)
Si evita in tal modo anche lunghi periodi di terapia successiva e quasi sempre si evita l’intervento chirurgico a fine crescita sui 17 – 18 anni.
Si usano apparecchiature diverse .
Per il morso inverso anteriore si usa la maschera di Delaire (446 – 447 – 448) ( O1 – O2 – O3 – O4 ) che ha una parte fissa all’arcata dentaria superiore ed una parte esterna maschera che il bambino applica sul viso solo di notte.
L’uso di elastici di varie forme e tensioni permette in soli 6 – 8 mesi di stimolare la crescita in avanti dell’osso superiore (mascellare) e di ottenere la correzione della malocclusione. (vedi)
Per le masticazioni inverse laterali si usano invece gli espansori del palato di tipo rapido o lento (443 – 444 – 445)
Le masticazioni mono – laterali destra e sinistra devono tassativamente essere curate il più precocemente possibile,
Si evita in tal modo:
1 – un peggioramento della crescita trasversale dell’osso mascellare superiore e della postura bassa della lingua.
2 – una crescita asimmetrica del mascellare superiore sia sul piano trasversale che verticale.
Si evita una asimmetria funzionale evitando cioè che la mandibola subisca una deviazione laterale, cioè una asimmetria morfologica, cioè una deviazione laterale anatomica della mandibola.
Le asimmetrie se non corrette precocemente danno poi origine a forme aggravate che richiedono poi un intervento chirurgico a fine crescita: (417 – 418 – 419 – 420 )
La terapia precoce intercettiva rappresenta quindi oggi il migliore più preciso e rapido metodo terapeutico ed anche il meno costoso, con risultati rapidi eccellenti e stabili nel tempo.